Associazione Sportiva Dilettantistica
Gruppo Sabino Arti Marziali
-Arti Marziali in Sabina dal 1989-
Associazione Sportiva Dilettantistica
Gruppo Sabino Arti Marziali
-Arti Marziali in Sabina dal 1989-
... Era una domenica in settembre, come molte altre a Passo Corese, quando Rosalba Sinceri attraverso una fortunata serie di coincidenze, ebbe un colloquio con un giovane Maestro di nome Giancarlo Bagnulo. Le condizioni di partenza non si presentavano rosee: il maestro viveva a Roma, a 50 km dal piccolo borgo sabino; il dojo avrebbe dovuto prendere vita in un box auto, senza tatami (solo dei tappeti da ritmica), senza finestre ma soprattutto questo “maestrino” alto alto e dalla faccia simpatica praticava una disciplina di cui sinceramente, nessuno aveva mai sentito parlare... il jujitsu! Rosalba invece ci aveva visto lungo e negli occhi guizzanti del maestro aveva trovato la scintilla che cercava. Dopo pochi giorni Passo Corese aveva il suo Primo Corso di JUDO E JUJITSU. In quell’angusto garage si stavano gettando le basi di un edifico che si sarebbe rivelato stabile e duraturo. Negli anni successivi il gruppo inizialmente formato da una decina di allievi, prese piede e la pratica si spostò nella palestra della scuola media Orazio, messa in quel periodo, a disposizione delle associazioni. Il M° Bagnulo grazie alla sua esuberanza ed alla sua sagacia tecnica/organizzativa, stava compiendo una colossale opera di diffusione della disciplina nel pieno spirito del Maestro Bianchi (l’uomo che aveva portato il jujitsu in Italia dal 1946 con i Kaze-Hito). Cresceva il judo/jujitsu, cresceva il Maestro, cresceva il Gruppo Sabino Arti Marziali! Con i nuovi grandi spazi a disposizione e con una materassina senza confini, la pratica era sulla cresta dell’onda e il GSAM cominciò a sfornare campioni nazionali in tutte le categorie: Pace, Marcotulli, i fratelli Griscioli nella prima generazione; in seconda generazione i fratelli D’Angeli, Ognissante, Brugiotti... e tanti altri. Nel frattempo la collaborazione con lo Sporting della Sinceri si era consolidata e si lavorava di comune accordo con grande armonia. Atmosfera che rimase invariata quando l’amata Presidentessa cedette il posto a Salvatore Gatto, un grande preparatore atletico, ISEF di provata esperienza che prese le redini dell’Associazione. Il M° Bagnulo cominciava ad essere affiancato nell’insegnamento e nell’organizzazione degli eventi delle sue cinture nere D’Alessandro, Marcotulli e Griscioli e Passo Corese divenne il fulcro di molte delle attività del jujitsu Italiano. Ricordiamo “Il Natale delle Arti Marziali” con gare amichevoli e raccolte benefiche che portava ogni anno oltre 100 piccoli judoka nella media Orazio. Le collaborazioni con l’Amministrazione Comunale ed il Comitato del Gemellaggio che permisero di realizzare “Il Torneo dell’Amicizia” un triangolare Francia-Giappone-Italia che ha visto sul tatami diversi atleti olimpici nipponici. Le Spettacolari gare di Tecniche Volanti. Gli Stage internazionali con i Maestri Hernaez, Crouzat, Calpe dalla Francia; Villalba, Toledo, Granado da Cuba; Nakajima, Matsumoto dal Giappone... Nel frattempo di acqua sotto i ponti ne è passata tanta; nella gestione dello sporting a Salvatore, è succeduto il fratello Silvio mentre il M° Bagnulo ha conseguito il grado di VI dan ed ha spiccato il volo: Commissario Tecnico per l‘MGA - Metodo Globale Autodifesa della FIJLKAM poi Presidente del Settore jujitsu della stessa FIJLKAM. E’ diventato un Maestro di caratura mondiale e prosegue instancabile la sua opera di diffusione in tutto il mondo. A tenere il fortino in Sabina è rimasto il M° Massimo Griscioli Cintura Nera IV dan; Maestro Federale FIJLKAM, esperto in Difesa Personale. Biologo, naturalista da sempre nel mondo dello sport e delle arti marziali pratica parallelamente l’Arte della Spada Giapponese, il Tiro a Segno e Dinamico e si diletta nella scrittura. Segue il Maestro Bagnulo fin dall’inizio ed ha condiviso con lui tanta pratica, tanto sudore ed a volte, come spesso capita, tanto dolore. La scomparsa prematura di Bruno Giomi, Alberto “Yama” Bonanni e l’indimenticato Aldo “Aldosan” D’Alessandro sono stati momenti terribili della storia del GSAM asd. A loro ed alla loro memoria voglia questa pagina essere un omaggio digitale affinché sia chiaro che solo tenendo ben presenti le nostre radici si potranno affrontare con coraggio le sfide del Futuro!